Tennis, a Hertogenbosch e Stoccarda fuori gli italiani al primo turno

Fognini, Arnaldi, Sonego, Darderi e Bellucci subito sconfitti nei due Atp 250 che inaugurano la stagione sull’erba. Appuntamento tra una settimana ad Halle e al Queen’s (con Sinner e Musetti)

10 giugno 2025 (modifica alle 19:21) – MILANO

Non inizia col sorriso la stagione sull’erba per il tennis italiano. Nei due tornei che inaugurano il percorso che porterà all’inizio di luglio a Wimbledon, gli italiani impegnati negli Atp 250 di Stoccarda (Germania) ed Hertogenbosch (Olanda) sono stati sconfitti al primo turno.

ARNALDI, FOGNINI E SONEGO FUORI A STOCCARDA

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Non si poteva parlare di un incontro semplice per Matteo Arnaldi, sconfitto in due set da Jan-Lennard Struff (6-4 6-4). Il tedesco, padrone di casa e finalista nell’edizione 2023, nonostante il rendimento calante negli ultimi mesi si trova molto più a suo agio sulla superficie rispetto al sanremese. Più combattuti i match che hanno visto protagonisti Lorenzo Sonego e Fabio Fognini. Il primo è stato rimontato dal francese Halys dopo aver vinto il primo set al tie-break (6-7 7-5 6-4), il secondo ha ceduto al francese Corentin Moutet nel terzo set dopo più di due ore di partita (6-4 6-7 6-3).

niente da fare per darderi e bellucci

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In Olanda stessa sorte per la testa di serie numero 8 del torneo, Luciano Darderi, e per Mattia Bellucci. Contro il cileno Jarry, Darderi è arrivato a giocarsi il passaggio del turno al tie-break decisivo del terzo set (5-7 6-4 7-6). Incontro terminato al terzo set anche per Bellucci, sconfitto dal 30enne americano McDonald Mackenzie (6-1 6-7 6-3). Per gli italiani appuntamento tra una settimana con i 500 di Halle e del Queen’s. In Inghilterra, oltre alla testa di serie numero 3 Lorenzo Musetti e a Matteo Arnaldi, rivedremo in campo (infortuni permettendo) Matteo Berrettini, due volte campione del torneo nel 2021 e nel 2022. In Germania toccherà invece al numero 1 del mondo Jannik Sinner difendere il titolo ottenuto nella scorsa edizione. In tabellone anche Cobolli, Sonego e Darderi.

La Gazzetta dello Sport

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